Descrizione
Due discorsi di Adriano Olivetti, introdotti da Gustavo Zagrebelsky, che si interrogano sul senso profondo del lavoro umano e sulle forme e i modi per rendere la fabbrica un bene di tutta la comunità.
“La nuova economia che immaginiamo contribuisce al progresso materiale e accompagna l’individuo mentre perfeziona la propria personalità e le proprie vocazioni. E tuttavia non impedisce di volgere l’animo verso una meta più alta, non un fine individuale o un profitto personale, ma un contributo alla vita di tutti sul cammino della civiltà”