Descrizione
Un saggio atipico e illuminante, con cui nacque il termine “meritocrazia”. Michael Young descrive un’immaginaria Inghilterra del 2033, divenuta completamente e acriticamente meritocratica, e rievocando gli scenari apocalittici di Orwell e Huxley decostruisce il mito della meritocrazia come soluzione di tutti i problemi sociali.
“Se non si può giocare altro che un calcio di prima fascia, che cosa si deve fare di tutti quelli che non sono abbastanza bravi per essere ammessi nella squadra? Gli uomini, dopotutto, si distinguono non per l’uguaglianza ma per l’ineguaglianza delle loro doti. Se valutassimo le persone non solo per la loro intelligenza o la loro efficienza, ma anche per il loro coraggio, per la fantasia, la sensibilità e la generosità, chi si sentirebbe più di sostenere che lo scienziato è superiore al facchino che ha ammirevoli qualità di padre, o che l’impiegato straordinariamente efficiente è superiore al camionista straordinariamente bravo a far crescere rose?”