“Tutto serve, tutto crea la città, anche le cose più umili: la luce dei lampioni, l’uniforme dei vigili, forse il modo con cui è buttata in terra una buccia d’arancia. La città è un’architettura continua e totale che non è solo quella delle chiese e dei palazzi”
È stato un grande urbanista e architetto, ma anche un acuto critico di entrambe le discipline. Tra le sue numerose opere in Italia e all’estero si contano la redazione del piano urbanistico di Roma, il progetto per l’ampliamento del Teatro dell’Opera della capitale e, su incarico di Adriano Olivetti, la realizzazione del villaggio contadino di La Martella, a Matera. Nel 2000, tredici anni dopo la sua morte, l’università Sapienza di Roma dà il suo nome alla facoltà di Architettura.
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