Descrizione
Sapere inventare con gli altri il proprio futuro è una della maggiori riserve di energia rivoluzionaria di cui il mondo possa disporre per liberare nuove possibilità di cambiamento. Anche un centro educativo può diventare, nel suo piccolo, un cantiere di tutto questo.
Danilo Dolci
(1924-1997) Soprannominato il ”Gandhi italiano”, a partire dal secondo dopoguerra applicò il suo innovativo metodo educativo nelle zone più povere della Sicilia, combattendo e denunciando la presenza mafiosa nell’isola attraverso la pratica della nonviolenza. La sua opera sul territorio e i numerosi scritti con cui la testimoniò gli valsero la stima e gli apprezzamenti di diverse personalità italiane e internazionali, tra cui Norberto Bobbio, Italo Calvino, Adriano Olivetti, Aldous Huxley, Jean Piaget ed Erich Fromm.